Il rischio di contaminazione del grano italiano con l’allergene senape ha indotto il Ministero della Salute a emanare una circolare (nota 10.12.21) per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e della nutrizione.
L’uso della senape nell’agricoltura si è molto diffuso negli ultimi anni, in quanto se coltivata in consociazione con altre piante, tra cui il frumento, essa esercita azioni benefiche e fitodepurative.
Nella suddetta circolare, si riporta che “considerato che il grano trova impiego in un’ampia gamma di prodotti alimentari, dalla pasta al pane, ai prodotti da forno ecc., (…) ed essendo la senape elencata come allergene ai sensi del regolamento U.E. 1169/2011, si raccomanda (…) l’invito ad adottare le azioni preventive per eliminare il rischio di contaminazione del grano, come un passaggio in un vaglio idoneo a separare la senape dal grano, ovvero correttive quali per esempio la segnalazione in etichetta di possibili tracce di senape e comunque altraazione ritenuta idonea.
L’informazione ai consumatori è indispensabile e deve sempre venire eseguita in etichetta, con la dicitura “può contenere tracce di senape”. Pertanto è necessario aggiungere su tutti i cartellini dei prodotti venduti sfusi (pane, pizza, altri prodotti da forno dove viene utilizzata la farina) la predetta dicitura. La variazione può essere fatta anche sul registro degli ingredienti.
Sugli incarti in giacenza già acquistati invece, il Ministero raccomanda l’introduzione della medesima scritta vicino alla data di scadenza.
Per i prodotti già a scaffale, il Ministero della Salute ha deciso di promuovere uno strumento innovativo della crisi sistemica in essere. Anziché provvedere al ritiro commerciale e/o al richiamo pubblico dei prodotti, è possibile” informare tempestivamente il consumatore circa la possibile presenza dell’allergene senape nello specifico prodotto, mediante avvisi nei punti vendita con apposita cartellonistica ed eventualmente, in aggiunta, ulteriori informazioni da inserire nei social, siti aziendali ecc…